Caso Cisl d'Orsogna: il Tar da ragione a Sasi

Il TAR da ragione a Sasi spa: nessuna condotta anti sindacale nei confronti del rappresentante di Femca Cisl

 

“Siamo stati accusati di condotta antisindacale, di aver agito con chissà quali scopi punitivi, di perseguitare, ma eravamo tranquilli e fiduciosi poiché forti della nostra buona fede”, ha esordito il Presidente di Sasi Domenico Scutti, appena appresa la notizia.

Il giudice del TAR ha infatti stabilito che l’assegnazione di responsabilità demandate al signor Giovanni D’Orsogna non può essere considerata fine a se stessa, quindi connotata da finalità ritorsive o antisindacali, in quanto si colloca in un ampio progetto di riorganizzazione aziendale che ha investito tutti i settori della Sasi.
Quindi, di fatto, non c’è stato alcun atto intimidatorio o denigratorio nei confronti del dipendente in questione.

Il ricorso, è stato rigettato dando ragione al “nuovo corso” della Sasi, e quindi al CDA dell’azienda che ha preferito non rispondere alle polemiche e alle accuse infondate, in attesa di un pronunciamento da parte degli organi preposti.

“L’azienda sta cambiando velocemente adeguandosi ai tempi- ha spiegato Scutti-, cercando di risolvere una situazione debitoria critica e causata da anni di immobilismo, coinvolgendo il personale in uno sforzo comune di responsabilità e collaborazione. Non hanno più senso atteggiamenti demagoghi che mirano a dimostrare cose che non esistono, o a conservare privilegi che fanno parte di un passato che la Sasi, che la Regione, che l’Italia sta cercando faticosamente di archiviare”.

Il cda dell’azienda, anche in quest’occasione ha ribadito l’importanza dell’attuazione del piano industriale:“Il piano industriale che abbiamo predisposto – ha sottolineato Scutti –, è il primo in assoluto e prevede una serie di azioni che proveranno a salvare un’azienda di cui dobbiamo essere fieri. Questa è la strada da percorrere, difficile, faticosa, tortuosa, tutta in salita ma con l’aiuto di tutti sono sicuro che potremo farcia e diventare un fiore all’occhiello per tutta la Regione, oltre ad evitare l’avvento dei privati perdendo così la gestione del bene più prezioso a nostra disposizione”.