Taglio del nastro per la nuova condotta Fara- Lanciano

Alla presenza del presidente Gianni Chiodi, del presidente della prov di Chieti Enrico di Giuseppantonio, il Cda di Sasi spa ha inaugurato la nuova condotta Fara San Martino-Lanciano, che sostituisce la precedente del 1904, denominata “Acquedotto di Lanciano” ormai obsoleta. Programmata fin dal 2007 dall’allora Ato 6 e dalla Sasi, l’opera ha visto la luce dopo soli due anni di lavori per realizzare il percorso di 24,5 chilometri di tubi in acciaio e oltre 5 milioni e mezzo di euro, per il 60% finanziati dalla Regione. La condotta attraversa, partendo dalle sorgenti di Fara e ripercorrendo quasi totalmente il vecchio tracciato, i comuni di Palombaro, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro e Castel Frentano per terminare la sua corsa nel serbatoio di Marcianese, rimesso a nuL’opera è costituita essenzialmente da una condotta della lunghezza di circa 24,5 km che attraversa i territori dei seguenti comuni: Fara San Martino, Palombaro, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro, Castel Frentano e Lanciano.

Le specifiche del progetto

Materiale tubazioni:

Tubi in acciaio 410  del diametro 400 mm tipo UNI 6363/84 con rivestimento esterno di bitumatura pesante, giunzione a bicchiere sferico per saldatura di testa.

 L’opera realizzata va a sostituire la precedente condotta del 1904 denominata “Acquedotto di Lanciano” che, ormai vetusta, ha perso la sua efficienza di servizio.  La nuova condotta ripercorre quasi totalmente il vecchio tracciato agevolandone di fatto la realizzazione in quanto posizionata su aree già espropriate ed acquisite.

Dalla già esistente opera di presa nel territorio di Fara San Martino, la condotta raggiunge un serbatoio in territorio del Comune di Lanciano con una portata di circa 100 litri/secondo; questa maggiore disponibilità sul territorio frentano, si traduce in un vantaggio per gli altri comuni limitrofi, da Ortona a Vasto, serviti “Acquedotto del Verde”. Finanziamento dell’opera Importo   € 5.545.350,00 (- 60 % Regione Abruzzo   Legge 208/1998  Delibera CIPE  n° 20 del 2004 Quota E.4 Risorse Regione Mezzogiorno, – 40 % ATO / SASI   Deliberazione n° 12 del 12/10/2007 Assemblea Ente)